STORIA DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA 

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In questa pubblicazione si vuole proporre un profilo storico dell'Aeronautica Militare Italiana dalle origini del volo sino ai giorni nostri in maniera semplice e schematica per rendere più piacevole e rapida la consultazione. La pubblicazione iniziata nel 2010 verrà periodicamente aggiornata. In realtà attraverso questa pubblicazione e le pubblicazioni ad essa collegata come quelle del Risorgimento, la Grande Guerra, L'Aviazione Navale .., viene proposto un percorso lungo la storia dell'Italia con l'approfondimento di alcune parti, aspetti a seconda delle necessità contingenti. Si è cercato di elaborare i fatti storici in maniera obbiettiva e coerente, giungendo a presentazioni anche inedite ed originali, basate sulle verità degli elementi in possesso. Le pubblicazioni vengono e verranno periodicamente riviste, aggiornate, ampliate ed eventualmente corrette.           (Aut. C.Convertino)

                                      ORIGINI          
                    DAL  1911  AL  1913
                   DAL  1914  AL  1918   
                   DAL  1919  AL  1939
                   DAL  1940  AL  1945     
  
                          DAL  1945  AL  2000        
            Le Imprese dei Piloti Italiani  
            I Piloti Italiani nelle Guerre 
         STORIA AVIAZIONE NAVALE 

L’Unità D’ITALIA era finalmente compiuta con un prezzo pagato in termini di vite umane e sofferenze altissimo. Furono conferite ai piloti 23 Medaglie d’Oro al Valor Militare e il Corpo Aeronautico Militare fu decorato con la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia e di due Medaglie d’argento al Valor Militare.

       Il Dopoguerra

L’Italia era in piena crisi economica (disoccupazione, crisi mercati internazionali, impoverimento generale del Paese) ed emerse un certo profondo disagio sociale e molta preoccupazione anche perché giunsero in Italia gli echi della rivoluzione sovietica in Russia dove erano avvenuti duri scontri interni e gran parte dei membri della casa reale dello Zar erano stati uccisi. La rivoluzione sovietica destò preoccupazione in tutte le monarchie europee.

 La guerra portò con se morte, fame, miserie e malattie. Oltre alle varie malattie come la tubercolosi, tra il 1918 ed il 1920 l'influenza detta "la Spagnola " colpi nel mondo quasi un miliardo di persone provocandone la morte di 50 milioni. In Italia morirono quasi in 500.000 di Spagnola, e nell'Impero Austro - Ungarico andò peggio.

L'emigrazione italiana all'estero, specie nel continente Americano, dopo la pausa del conflitto riprese. Tra il 1870 ed il 1900 diversi milioni di persone emigrarono prevalentemente dalle regioni settentrionali. Dopo il 1900 fu nel meridione che si formò un flusso migratorio intenso. La miseria riguardava una parte consistente del Popolo italiano e non diede mai tregua malgrado una certa ripresa economica nel periodo giolittiano.

Molti aerei furono dismessi così come molti altri mezzi militari perchè ormai ritenuti superati o troppo logori: non conveniva recuperarli in efficienza. In generale furono smantellate tutte le Forze Armate, in particolare l'Esercito. Molti militari ritornarono alla vita civile, con un po di medaglie, alcuni di loro mutilati; in un contesto sociale difficile dove prevaleva una diffusa miseria.  Subentrò un certo malcontento nei reduci dopo l'euforia momentanea della Vittoria ; si videro calare su di loro il sipario come se fossero stati delle semplici comparse nello spettacolo della guerra.

Guerra libica - Nel dopoguerra l’Aeronautica fu ancora impiegata nelle colonie di Libia per la sua riconquista e per controllare varie rivolte dal 1922 al 1932 in azioni di guerra e di rifornimento truppe con viveri, soldati, armi, trasporto feriti a casa e altro (l’aereo era diventato il mezzo più veloce e versatile per i rifornimenti). Questi dovrebbero essere i primi ponti aerei della storia.

Il Corpo Aeronautico costituito da 280 aerei, 60 idrovolanti, 20 dirigibili, venne riorganizzato in Gruppi da: Ricognizione, Bombardamento, Caccia e Dirigibili. Furono eletti Giulio Douhet Direttore Generale dell’Aeronautica Militare e Arturo Mercanti Direttore Generale dell’Aviazione Civile.

Ormai l’aeronautica si era evoluta a tal punto che era in grado di proporre aerei dalla capacità offensiva determinante. Dalla ricognizione e bombardamento “leggero” con la copertura degli aerei da caccia, si stava passando al bombardamento “pesante” e attacchi al suolo capaci di compromettere le azioni dell’Esercito e in mare di affondare le navi della Marina. Il dirigibile fu considerato militarmente superato perchè troppo vulnerabile agli attacchi dei caccia. Potevano essere utilizati nell'aviazione civile e nelle missioni scientifiche come quella del Gen. Nobile al polo Nord. L'incidnte del dirigibile civile tedesco Hindenburg che avvenne il 6 maggio 1937 con la morte di gran parte dell'equipaggio, segnò il tramonto definitivo di questo mezzo. L'Aviazione militare in Italia con i suoi aerei fu costituita nel 1912 ; ma durante la Grande Guerra questa componente specialistica era diventata una nuova arma suddivisa in caccia, caccia aerosiluranti, bombardieri, idrovolanti da ricognizione e caccia con possibilità di aerosiluro. Sia l'Esercito che la Marina ritenevano fondamentale la componente aerea nella guerra moderna

NASCE L'ARMA AERONAUTICA - Il 20 aprile 1920 con il Regio Decreto n°451, l'Arma Aeronautica dell'Esercito subentra al Corpo Aeronautico dell'Esercito. Mentre il 17 ottobre 1920 con regio decreto n° 1485 venne concessa La Bandiera di Guerra all'Arma Aeronautica dell'Esercito .

NASCE LA FORZA AEREA DELLA MARINA - Il 30 settembre 1920 con Regio Decreto n° 1438, Re Vittorio Emanuele III attribuì al Servizio Aeronautico della Marina la denominazione di Forza Aerea della Regia Marina. Il 17 ottobre 1920 la concessione della Bandiera di Guerra alla Forza Aerea della Regia Marina.

Al Corpo Aeronautico Militare e alle Forze Aeree della Regia Marina, con Regio Decreto del 5 Giugno 1920, viene conferita la Medaglia D'Argento al Valor Militare con la seguente medesima motivazione : " Per l'eroico ed indomito valore dei suoi combattenti, dette sempre ed ovunque magnifico contributo di ardimento, di tenacia, di sacrificio alla causa della Patria, recando al conseguimento della vittoria il più fervido ausilio "

 Tutte le nazioni erano consapevoli della emergente nuova Arma, anche l’Italia. Il valore e il sacrificio delle Forze Aeree nonché il grande sforzo di tutto il settore aeronautico espresso nella Grande Guerra e le pressioni politiche anche di Mussolini convinsero il Re D’ITALIA Vittorio Emanuele III a non indugiare oltre nel costituire la nuova Forza Armata indipendente. Di fatto all'estero si stavano costituendo aeronautiche come forze armate con una propria autonomia d'azione. La Gran Bretagna lo aveva gia fatto.

 NASCE LA REGIA AERONAUTICA - * Col Regio Decreto n°645 il 28 marzo del 1923 venne costituita la Regia Aeronautica del Regno e delle Colonie *

Gli aerostieri rimangono nell'Arma del Genio alle dipendenze del Ministero della Guerra mentre parte delle Forze aeree della Regia Marina vengono progressivamente inglobate nella Regia Aeronautica. L'Avaiazione Navale cessò di esistere nel 1937 con tutti i suoi aerei assegnati alla Regia Aeronautica.

Nel gennaio 1923 fu nominato il Commissario d’Aeronautica il Generale Pier Ruggero Piccio che a marzo diventò il primo comandante dell’Aeronautica. Il reclutamento dei piloti era avvenuto generalmente tra le file dell’Esercito e della Marina. Il Gen. Piccio impose che tutti coloro che volessero far parte dell’Arma Aeronautica, di conseguire il brevetto di volo.

   

Si constatò che dei circa 300 aeroplani a disposizione solo 80 erano pronti per un loro uso immediato. Il 31 ottobre 1923 all’aeroporto di Centocelle si svolse il primo raduno generale dell’Arma Aeronautica con i suoi circa 300 aeroplani e idrovolanti di cui disponeva. Gli aerei erano: Spad, Hanriot, Nieuport, SVA, trimotori Caproni. Gli aeroplani furono schierati in parata e nel pomeriggio del 4 novembre avvenne la consegna della Bandiera dell’Aeronautica.

 

Il 30 agosto 1925 fu istituito il Ministero dell’Aeronautica e il G.Piccio diventò il primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Il Ministero aveva tre Direzioni Generali: Personale Militare e Scuole Aeronautiche, Personale Civile Aeronautico e Genio Aeronautico. Lo spazio aereo venne suddiviso in 5 zone: 1° Milano, 2° Bologna, 3° Napoli, 4° Palermo, 5° Cagliari. La flotta Aerea era suddivisa in 3 Squadre, che erano suddivise in Divisioni le quali erano suddivise in Brigate e Stormi. Inoltre gli Stormi erano suddivisi in Gruppi che erano suddivisi in Squadriglie.

Negli anni 20 in Italia si era affermato il regime fascista di Mussolini. Sorto il 23 marzo 1919 a Milano con simbolo il fascio da combattimento, divenne Partito Nazionale Fascista (PNF) nel novembre 1921. Nell’ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ebbe l’incarico dal Re di formare il nuovo governo il 30 ottobre. I vertici delle Forze Armate Italiane erano state sempre alquanto perplesse sul fascimo compreso il Re ; sebbene ci fossero molti militari simpatizzanti dei fascisti che tra le loro fila vantavano diversi reduci della Grande Guerra. Una volta consultate le forze armate contrarie ad uno scontro armato per le strade, il Re per ragioni di opportunità politica acconsentì che Mussolini prendesse le redini del governo. Il Re pensava, e Mussolini aveva fatto di tutto per farglielo pensare, che il fascismo potesse definitivamente mettere ordine nel paese e quindi porre i presupposti del suo sviluppo. Infatti con la violenza delle squadre fasciste, l'attività irruenta dei socialisti era stata già completamente repressa : il pericolo rosso non esisteva più.

Ma in conclusione, perché Re Vittorio Emanuele III appoggiò il fascismo malgrado non lo gradisse molto ?

Le motivazioni sono diverse : a) Fin dalla unificazione dell'Italia con Roma Capitale, le proteste sociali tormentarono l'ordine pubblico. Molte delle rivendicazioni sociali erano ragionevoli, altre premature per quei tempi, ma ci fu un uso e abuso della violenza con morti ; rivolte deleterie per l'allora debole economia italiana. b) Il giovane Vittorio Emanuele III si ritrovò col padre morto, il Re Umberto I, assassinato il 29 luglio 1900 a Monza dall’anarchico Bresci il quale sostenne la tesi della vendetta per i morti di Milano del maggio 1898 dove infatti fu soffocata una rivolta in maniera brutale con la morte di un centinaio di persone c) Era avvenuta in Russia la rivoluzione nel 1917 con la conseguente uccisione dello Zar Nicola e di tutti i suoi familiari. Questo suscitò preoccupazione in tutte le case reali d'Europa. d) Dopo la pausa della Grande Guerra le rivolte sociali ripresero piede, con un certo circolare di idee rivoluzionarie sovversive e sostenute dal successo sovietico e) Se l'Italia si voleva affermare sulle scene internazionali, e migliorare le sue condizioni economiche, doveva diventare una potenza. Non c'era più spazio per i deboli  f)Mussolini aveva dimostrato di essere in grado di ristabilire l'ordine e di poter instaurare una disciplina per poter trasformare l'Italia in una potenza militare.

   

 

 

            (Fot.Dirigibile Norge)

 

Col tempo Mussolini convinse molti che se Garibaldi aveva consegnato l'Italia al Re, Mussolini gli avrebbe consegnato un impero. Il Re si convinse che era opportuno appoggiare Mussolini : dopo cinquant'anni di disordini sociali, finalmente non vi erano contestazioni. In realtà erano in pochi allora a conoscere la vera natura e finalità del fascismo.

 Nel 1925 furono sciolti tutti i partiti e le organizzazioni sindacali per cui il PNF prese il controllo del parlamento e di molti dei posti decisionali del Paese e disponeva di una sua Milizia. Il regime fascista aveva preso il controllo del Paese.

Nel 1925 e 1927 si svolsero le due trasvolate aeree del colonello Francesco De Pinedo, rispettivamente in Giappone e nelle Americhe. Mentre il generale Umberto Nobile nel 1926 sorvolava il Polo Nord col dirigibile Norge giungendo in Alaska e nel 1928 una seconda missione al Polo Nord a bordo del dirigibile Italia che ebbe un triste epilogo con la morte di alcuni uomini sulla via del ritorno. In Patria sia De Pinedo che Umberto Nobile avrebbero meritato maggior considerazione.

Il 12 settembre del 1929 Italo Balbo diventò Ministro dell’Aeronautica. Il fascismo vedeva nell’Aeronautica l’Arma del futuro e un’ottima opportunità di propaganda. Balbo con entusiasmo si prodigò diventando lui stesso esperto aviatore. Nuove scuole di volo di alta quota e alta velocità furono aperte. Furono effettuate crociere nel Mediterraneo e trasvolate Atlantiche e si collezionarono diversi primati internazionali che accrebbero la considerazione mondiale nei confronti dell’Aeronautica Italiana. Nel 1931 con la legge n° 38 si volle limitare l'attivita aerea della Marina. Il 28 ottobre del 1931 fu inaugurato il nuovo palazzo del Ministero dell’Aeronautica. Balbo partecipò e guidò personalmente due trasvolate Atlantiche: la prima in Sudamerica (Brasile) dal 17 dicembre 1930 al 15 gennaio 1931, la seconda detta crociera aerea del decennale in occasione dei 10 anni dalla fondazione della Regia Aeronautica avvenne dal 1 luglio al 12 agosto 1933. Rientrato in Italia Mussolini lo nominò Maresciallo Dell’Aria e l’1 gennaio 1934 decise di conferirgli l’incarico di Governatore della Tripolitania e Cirenaica che furono fuse dando origine alla Libia ma contemporaneamente Balbo smetteva di essere Ministro dell’Aeronautica ed usciva dal governo.     

Emblema di Stato dell'Aeronautica      usato dal 1930 al 1943

Guerra civile spagnola - Il 18 luglio 1936 scoppiò la guerra civile in Spagna e il Duce intervenne a favore dei nazionalisti di Franco. L’impiego dell’Aeronautica durò dall’agosto del 1936 al marzo del 1939. Si distinse il caccia italiano Fiat C.R.32 ritenuto il migliore. Furono impiegati molti bombardieri Savoia Marchetti S.M.81 ed i Fiat B.R.20 nonché i ricognitori IMAN Ro.37bis. Alla fine della guerra vennero usati alcuni nuovi caccia Fiat G.50. Nella guerra l’Aeronautica si era impegnata con circa 6000 uomini e 750 aerei riportando 193 caduti.

               G.50 Spagna

CR.32 Spagna

 

 

Fiat B.R.20

Campagna Africa Orientale – La prima fase della guerra si svolse in Etiopia tra l’ottobre 1935 e il maggio del 1936 quando le truppe del maresciallo Badoglio entrarono nella capitale Addis Abeba.

      Il 9 maggio 1936 Mussolini annunciò la fondazione dell’IMPERO D’ITALIA

La seconda fase con il controllo di tutto il territorio nel giugno del 1937. L’Aeronautica si impegnò con 390 aerei e riportò 113 caduti. Furono date 26 Medaglie d’oro al Valor Militare ai piloti e la prima Medaglia d’oro alla Bandiera dell’Aeronautica. Seguirono molte rivolte che impegnarono le Forze Armate che riportarono diverse perdite, sino al gennaio del 1938.

 Nel 1937 venne emanata una legge che decretava l'assegnazione definitiva del parco aeromobili in carico alla Regia Marina, alla Regia Aeronautica. Per cui l'Aviazione Navale venne messa in secondo piano e subordinata all'Aeronautica. Questo si rivelò un grande errore del regime fascista in quanto nella Seconda Guerra Mondiale la Marina si ritrovò in uno stato d'inferiorità operativa.

Il 17 novembre 1938 venne emanato il Regio Decreto sulla difesa della razza italiana. Seguirono altre leggi antirazziali, in particolare contro gli italiani di religione ebraica. Il Re cedette alle pressioni del governo fascista, firmando il "decreto della vergogna". In realtà il Re lo riteneva assurdo ma si piegò alle necessità politiche di un progressivo avvicinamento alla Germania Nazista con la quale a poco si sarebbe fatto il patto d'acciaio. Purtroppo il Re commise un grande errore, in quanto avrebbe dovuto imporre le sue prerogative reali e non firmare quelle norme vergognose. Mussolini poteva benissimo "giustificarsi" con Hitler, dicendo che il governo fascista aveva insistito molto per la loro approvazione, ma il Re non aveva acconsentito essendo lui ancorato a dei valori superati. Hitler aveva già espresso scarsa considerazione nei confronti del Re italiano, arrivando a consigliare al Duce di liberarsene prima possibile; per cui Hitler avrebbe compreso  "le giustificazioni" di Mussolini.

     Il 7 aprile 1939 l’Italia invase l’Albania che diventò parte dell’Impero italiano.

     Nel maggio 1939 si fece il Patto D’Acciaio con la Germania ed il Giappone.



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